# 190 – Taiwan (Repubblica di Cina). San Bei Ji 三杯鸡 (Pollo 3 tazze)

La Repubblica di Cina (in cinese tradizionale 中華民國; in cinese semplificato 中华民国) è uno Stato insulare de facto costituito da Formosa e dagli arcipelaghi di Penghu, Kinmen e Matsu, ma che nella sua costituzione rivendica anche la sovranità sulla Cina continentale e la Mongolia Esterna.

È nota anche come Taiwan dal nome dell’isola principale che costituisce l’entità statale o, nelle lingue neolatine, Formosa.

In ambito internazionale, specialmente sportivo, Taiwan è conosciuta altresì come Taipei Cinese per via dell’opposizione diplomatica della Repubblica Popolare Cinese all’uso di un nome indipendente, in quanto essa chiama ufficialmente la Repubblica di Cina «provincia separatista di Taiwan».

La storica capitale della Repubblica di Cina è Nanchino, che tuttavia si trova nella Cina continentale; attualmente il governo di Taiwan non riconosce una capitale de iure, mentre la capitale de facto e sede del governo centrale è Taipei

La lingua nazionale è il mandarino standard (普通话), la stessa lingua ufficiale della Cina Popolare, anche se la maggioranza parla anche il taiwanese (台语, variante della parlata hokkien della provincia di Fujian 福建) e molti parlano pure l’hakka/kejia (客家话).[16] Mentre nella Cina Popolare è stata introdotta anche una scrittura semplificata (简体字), a Taiwan (come a Hong Kong e Macao) è rimasta in vigore la scrittura cinese tradizionale, che utilizza i caratteri tradizionali (繁体字). Gli aborigeni taiwanesi (ne esistono diversi gruppi, alcuni formalmente riconosciuti, altri no) praticano lingue antiche discendenti dalle lingue formosane, della famiglia delle lingue austronesiane.

 

Sanbeiji (lett. “pollo da tre tazze”) è un piatto di pollo popolare nella cucina cinese e uno dei piatti più iconici della cucina del Jiangxi, nel sud della Cina, ed è una specialità di Ningdu.
Il piatto è diventato particolarmente popolare a Taiwan, essendo stato introdotto sull’isola dal popolo Hakka.

Ci sono diverse versioni per le origini del sanbeiji. Queste storie spesso coinvolgono un cuoco che mette tre tazze di salse in una pentola di terracotta e le fa sobbollire a lungo.
Una versione è quella di Wen Tianxiang, un eroe nazionale e nativo del Jiangxi durante la Dinastia Song. Wen fu catturato dagli eserciti invasori Yuan di Kublai Khan e torturato per quattro anni durante la sua prigionia. Fu durante questo periodo che un simpatico direttore della prigione preparò il piatto per lui (usando queste risorse limitate) prima dell’esecuzione di Wen Tianxiang.

Taiwan – San Bei Ji

Il piatto prende il nome dalle tre tazze di salse necessarie: per ogni pollo vengono aggiunte una tazza di salsa di soia, una vino di riso e una olio di sesamo.
Il pollo, insieme alle salse, viene cotto in una pentola di coccio a fuoco vivo per dieci minuti, poi a fuoco basso per far assorbire le salse dalla carne.
Il Sanbeiji si serve senza salsa, il piatto viene cotto fino a quando tutta la salsa evapora e viene assorbita dal pollo.
Quando viene servito in tavola, il pollo dovrebbe sfrigolare, addirittura scoppiettare. Questo conferisce al pollo una consistenza più croccante (e un sapore più ricco) a differenza della maggior parte degli altri piatti cinesi o taiwanesi che risultano essere in umido.

Altre carni, come il maiale o la rana, possono sostituire il pollo in questo piatto senza nulla togliere al gusto.

Ingredienti –  San Bei Ji (Three Cup Chicken) – Pollo alle 3 tazze – 4 persone

1 kg di cosce di pollo con osso (cosce e ali), tagliate in pezzi da 5 cm
180 ml di olio di sesamo
8 cm zenzero, sbucciato e affettato grossolanamente
15 spicchi d'aglio (interi)
4 cipollotti mondati e tagliati a pezzi 2 cm
3 peperoncini rossi freschi tagliati a metà
180 ml di vino di riso
180 ml di salsa di soia
2 cucchiai di zucchero
20 foglie di basilico thailandese

Procedimento

In una padella capiente o in un wok, scaldate l’olio di sesamo a fuoco medio-alto.
Aggiungete lo zenzero, l’aglio, i cipollotti mondati e i peperoncini. Cuocete per circa 1 minuto.


Aggiungete i pezzi di pollo e rosolateli per 3 minuti fino a quando non saranno leggermente dorati.


Aggiungete il vino di riso e la salsa di soia. Portate ad ebollizione.


Riducete il fuoco a medio-basso e fate sobbollire, scoperto.

Cuocete fino a quando i pezzi di pollo sono cotti e la salsa si è ridotta, ci vorranno almeno circa 20 minuti.
Inserite e mescolate lo zucchero e cuocete per un minuto, fino a quando lo zuccheno non si sarà sciolto.
Aggiungete le foglie di  basilico thailandese, mescolate e cuocete per 30 secondi.

Taiwan – San Bei Ji
Taiwan – San Bei Ji

Servite subito con riso o congee.

Taiwan – San Bei Ji

La cucina taiwanese è composta da diverse cucine.
In aggiunta ai piatti rappresentativi del popolo Hoklo (Hō-ló), dei taiwanesi, ci sono anche la cucina aborigena, la cucina hakka e derivati locali delle cucine cinesi. In un sondaggio realizzato dalla CNN, Taiwan è risultato il Paese dove si mangia meglio nel mondo.

La cucina taiwanese è spesso associata con le influenze delle province meridionali e centrali della Cina continentale, in particolare della provincia di Fujian, ma si possono trovare facilmente influenze da tutta la Cina. Inoltre vi è una influenza giapponese a causa del periodo di governo giapponese che ebbe l’isola.

Tra i piatti cinesi si possono trovare piatti del Guangdong, Jiangxi, Chaoshan, Shanghai, Hunan, Sichuan e Pechino.

Maiale, pesce, pollo, riso e soia sono gli ingredienti più comuni. La carne bovina non è molto diffusa e alcuni taiwanesi (in particolare la generazione più anziana) ancora si trattiene dal mangiarla. Questo è dovuto in parte alle considerazioni dei buddisti taiwanesi, che hanno una riluttanza a macellare bovini utili in campo agricolo e un attaccamento emotivo e un senso di gratitudine agli animali tradizionalmente utilizzati per il lavoro duro.

Piatti tipici

  • Seppie geng
  • Omelette e ostriche
  • Vermicelli e ostriche
  • Obiko
  • Riso con maiale macinato
  • Sanbeiji
  • Chaibo neng
  • Gauah bah
  • A-gei
  • Uova di ferro
  • Torta all’ananas

請享用
Qǐng xiǎngyòng

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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