# 178 – Repubblica della Sierra Leone. Oleleh (budino salato di fagioli dall’occhio nero)

Nonostante abbia preparato una corroborante e proteica zuppa di noccioline denominata “Nkate-Nkwan” per la Sierra Leone, ho pensato anche di cucinare del pesce.


Gli “Oleleh” sono tradizionalmente degli snack simili alla crema pasticcera, avvolti e cotti al vapore in foglie di cola o banana, simili a tamale, e tra i piu’ famosi cibi di strada (streetfood) conosciuti a Freetown.

L’Oleleh e’ preparato con fagioli macinati (o fagioli dall’occhio), olio di palma, cipolla e vari condimenti.

Ho trovato la seguente ricetta, giusto per rendere piu’ interessante il risultato, e semplificarlo abbastanza.

IngredientiOleleh (budino salato di fagioli dall’occhio nero)

2 tazze di fagioli dall'occhio, lavati e frullati
2 tranci salmone di medie dimensioni
1 cipolla piccola
1 peperoncino habanero
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
1/2 tazza di olio d'oliva
2 1/2 tazze di acqua
1 dado per brodo
sale

Procedimento

Preriscaldate il forno a 180° ventilato forzato.

Versate tutti gli ingredienti, tranne il salmone, in una ciotola capiente, mescolando. 

Tagliate il salmone a pezzetti e aggiungetelo al composto

Versate il composto in stampini da forno ben oliati, e questi in una teglia profonda, sempre da forno.
Riempite la teglia a metà con acqua
Coprite il tutto con la pellicola (*) ed infornate per venti minuti.

Sfornate e, aiutandovi con uno spiedino di legno, verificatene la cotture.
Una volta infilzato, lo spiedino dovrebbe uscire pulito, come per le torte, del resto.


Potete servire l’Oleleh con dell’insalata, oppure mangiarlo con verdure o pane cotto al vapore.
Oppure cosi’ come e’.

Note Personali

  • Questa preparazione l’avevo gia’ cucinata per la Nigeria, dove e’ conosciuta come Moyin Moyin.
  • Le differenze apportate riguardano l’ingrediente aggiunto, in questo caso era salmone, precedentemente tonno in scatola
  • Anche i fagioli usati sono stati trattati diversamente: qui sono stati frullati, precedentemente la pelle rimossa, cosi’ da sbriciolare in maniera non uniforme, creando un composto piu’ corposo.
  • Questa volta ho provato la cottura in forno, invece della vaporiera.
    Fate attenzione, non coprite la preparazione con pellicola trasparente, come indicato anche nella ricetta originale, ma con alluminio. Questo perche’ l’alta temperatura fa praticamente fondere la pellicola

Enjoy your meal

Un po’ qua … und ein bisschen dort

Print Friendly, PDF & Email

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *