# 153 – Repubblica del Montenegro. Torta tenerina (al cioccolato al latte)

Non tutti sanno che la Torta Tenerina, detta anche “torta regina del Montenegro” o “Montenegrina” e’ stata preparata in onore di Elena Petrovich del Montenegro moglie di Vittorio Emanuele III, ed e’ un dolce di forma arrotondata tipico del Ferrarese.

Quindi, trovandoci oggi proprio in Montenegro ho pensato di prepararla.

L’ingrediente principale della torta è il cioccolato fondente impastato con uova, burro, e farina.

La sua particolarità è che una volta sfornata sarà caratterizzata da una crosticina sopra e un cuore tenero e cremoso.
In dialetto ferrarese veniva anche chiamata “Torta Taclenta” o “Torta Tacolenta“, che in italiano significa appiccicosa, proprio per la sua consistenza interna molto morbida che si scioglie in bocca.

Esitono varie varianti moderne che si allontanano molto dalla tradizione ferrarese:

Tenerina di zucca;
Tenerina al cioccolato bianco;
Tenerina al cocco;
Tenerina argentana (Argenta – Provincia di Ferrara; prevede l’utilizzo della farina di castagne)

IngredientiTorta tenerina – 6/8 porzioni

200 g di cioccolato fondente al 65%
100 g di burro
90 g di zucchero semolato
60 g di farina 00
4 uova a temperatura ambiente
1 pizzico di sale

Procedimento

Tritate il cioccolato e fondetelo a bagnomaria insieme al burro.
Trasferite il tutto in una ciotola capiente e lasciate intiepidire.
Unite un tuorlo alla volta, il sale e metà dello zucchero.
Lavorate con le fruste elettriche.

Unite la farina setacciata e amalgamatela con una spatola.
Montate a lucido gli albumi con lo zucchero restante (non dovranno risultare troppo fermi, ma il giusto) e incorporateli in più riprese, con movimenti dal basso verso l’alto.

Versate il composto ottenuto all’interno di uno stampo a cerniera da 22 cm di diametro imburrato e infarinato (oppure rivestito con carta forno).
Livellate e cuocete nel forno già caldo a 180° per circa 15-18 minuti.

La torta tenerina non dovrà risultare troppo cotta all’interno, ma umida.
Lasciate raffreddare completamente prima di sformare.
Prima di servire spolverizzate a piacere con zucchero a velo.


Avendo comunque ancora molto cioccolato di Natale/Pasqua da smaltire, conservato in congelatore, ho pensato di (ri-)utilizzarlo.
In questo caso la tenerina non risulta preparata con il cioccolato fondente, bensi’ con del cioccolato al latte e la ricetta trovata e’ diversa.

IngredientiTorta tenerina al cioccolato al latte – 6/8 porzioni

3 Uova (tuorli e Albumi Separati)
200 g Cioccolato al latte
100 g Burro o Margarina
100 g Zucchero
40 g Cacao Amaro

Procedimento

Iniziate preriscaldando il forno a 180°C e foderate con un foglio di carta forno una tortiera dal diametro minimo di 18cm (massimo 24cm).

Sciogliete separatamente il cioccolato al Latte con il burro, all’interno di un pentolino sul fuoco oppure al microonde, mettete poi da parte facendo raffreddare.

Dividete i tuorli dagli albumi, riponeteli separatamente all’interno di due ciotole capienti diverse, ed aggiungete 50gr di zucchero all’interno di ogni ciotola.

Montate gli albumi a neve ben ferma utilizzando le fruste elettriche, montate poi anche i tuorli fino ad ottenere un composto alto e biancastro.

Incorporate il cioccolato ed il burro (ormai intiepiditi) al composto di tuorli, mescolate con le fruste elettriche prima a velocità bassa per poi aumentarla gradualmente, dovrete ottenere un composto liscio.

Incorporate gli albumi al composto al cioccolato, mescolate dal basso verso l’alto servendovi di una spatola.

Sempre mescolando delicatamente con la spatola, incorporate il cacao amaro preferibilmente setacciato, dovrete ottenere un composto liscio, monocolore e privo di grumi.

Versate il composto all’interno della tortiera, infornate la Torta Tenerina al Cioccolato al Latte a 180°C per circa 30 minuti a seconda di come la volete all’interno, se cremosa o ben cotta (più grande è la tortiera utilizzata e meno dovrà cuocere).
Nel mio caso la tortiera era di 16cm di diametro, e la cottura e’ stata di circa 45 minuti.

Torta Tenerina

Пријатно
Prijatno

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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