# 63 – Nuova Zelanda. Kiwi-Burger e Kumara al forno

La Nuova Zelanda (in inglese: New Zealand, in māori: Aotearoa) è uno stato insulare dell’Oceania, posto nell’oceano Pacifico meridionale, formato da due isole principali, l’Isola del Nord e l’Isola del Sud, e da numerose isole minori.

Il nome Nova Zeelandia, dalla provincia nederlandese della Zelanda, il cui nome significa “terra di mare”, fu coniato dai cartografi olandesi nel XVII secolo; tale nome venne in seguito anglicizzato da James Cook in New Zealand.
Aotearoa, cioè “(terra della) lunga nuvola bianca” (Ao: nuvola; Tea: bianca; Roa: lunga), è invece l’antico nome dato dal popolo Māori all’odierna terra della Nuova Zelanda, ove giunsero vari secoli prima degli europei. Secondo quanto si narra, l’isola settentrionale apparve ai primi colonizzatori appunto come una “lunga nuvola bianca” sull’orizzonte. Ai tempi questa denominazione era usata solo per quest’isola, mentre l’estensione del toponimo all’intero arcipelago è di uso più recente.

Conta quasi 5 milioni di abitanti (a settembre 2019). La capitale, che è anche la città a svolgere questo ruolo più a sud del mondo, è Wellington, mentre la città più popolosa è Auckland.

In base al censimento del 2013, la popolazione della Nuova Zelanda è per il 74% di origine europea, principalmente inglese e scozzese, ma con consistenti minoranze tedesche, olandesi e italiane. Il 14,9% della popolazione è di etnia Maori. Gli altri indigeni di etnia polinesiana sono il 7,4%, mentre gli asiatici sono l’11%. Non deve stupire il fatto che la somma delle percentuali superi il 100%, poiché molti neozelandesi si ritengono appartenenti a più di un’etnia.

I Neozelandesi adorano i burger, due gli hamburger tipici, il Kiwi burger contenente pmodoro, lattuga, uova, formaggio e fin qui tutto normale, poi barbabietole, zucchine, ananas e in alcune varianti avocado. Altro buger tipico è quello di cervo, il motivo è che i teneri bambi sono odiati dalla popolazione in quanto specie invasiva e in assenza di predatori naturali proliferano come i gatti del mio vicino.

Ecco perche’ abbiamo deciso di preparare un Kiwiburger, inteso come Burger senza kiwi (l’uccello, qui la storia)

Ingredienti – KiwiBurger

Patties
 500 g di carne macinata di manzo
 3 gocce di salsa Worcestershire
 1/4 tazza di cipolla, tagliata a dadini
 2 cucchiai di peperone verde, tagliato a dadini
 2 uova
 1 spicchio d'aglio, schiacciato

Hamburger
 4 fette di gustoso formaggio
 4 panini per hamburger
 4 cucchiai di maionese/aoli
 4 foglie di lattuga
 4 fette di pomodoro
 4 fette di cipolla
 8 fette di barbabietola
 4 uova, fritte (opzionale)
 salsa di pomodoro

Procedimento

Unite tutti gli ingredienti per preparare i patties e formatele in 4 polpette di carne.


Grigliate sulla griglia o il barbecue, o direttamente in forno, ogni tortino e cuocete a proprio piacimento, fino a cottura ultimata.


Aggiungete il formaggio e lasciatelo sciogliere.
Fate attenzione che la carne continuera’ a cuocere anche dopo essere stata rimossa dalla fonte di calore.

Tostate anche i panini.

Nuova Zelanda. Kiwi-Burger

Distribuite la maionese/aioli sul panino, quindi condite con lattuga, pomodoro, cipolla, barbabietola, il patties, uovo fritto, l’ananas, la barbabietola e le cipolle.

Nuova Zelanda. Kiwi-Burger

Servite con Kumara / patatine dolci e la vostra scelta di insalata.

Nuova Zelanda. Kumara al forno.

Non potevano certamente mancare le patatine… di patata dolce, conosciuta qui come “Kumara” ( http://www.kumara.co.nz/recipes/kumara-curry-wedges )

Ingredienti per i Kumara Curry Wedges

4 Sweetas Kumara (patata dolce)
1-2 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaio di curry in polvere

Procedimento

Sbucciate e tritate il kumara (la patata dolce) a spicchi, mescolatela con olio d’oliva e curry.

Cuocete per 20-25 minuti a 200°C; fino a quando i pezzetti saranno belli e dorati


Cospargete con timo fresco e una piccola ciotola di hummus e olio d’oliva.

Nuova Zelanda. Kumara al forno.

Il Kiwiburger è un hamburger venduto nei ristoranti McDonald’s in Nuova Zelanda. Si compone di un tortino di manzo da quattro once (113 g), uovo alla piastra, barbabietola, pomodoro, lattuga, formaggio, cipolle, senape e salsa di pomodoro su un panino tostato.
L’hamburger è stato introdotto nel 1991, ma è stato ritirato dal menu principale nel 2004. Da allora è tornato più volte su base promozionale a tempo limitato.

Il Kiwiburger era l’idea del franchisee Bryan Old, che presentò l’hamburger come una nostalgia del tipico hamburger neozelandese prima dell’introduzione di McDonald’s nel mercato neozelandese nel 1976. Inizialmente testato nei cinque ristoranti Hamilton di Old, era aggiunto al menu nazionale nel 1991. L’annuncio in Nuova Zelanda per il KiwiBurger aveva una canzone ben nota, composta da 46 articoli Kiwiana, che è stata stampata sulla scatola per un po ‘di tempo ed è stata utilizzata nella pubblicità televisiva.


La cucina della Nuova Zelanda è in gran parte guidata da ingredienti locali e variazioni stagionali.
Una nazione insulare con un’economia prevalentemente agricola, la Nuova Zelanda produce prodotti dalla terra e dal mare. Simile alla cucina australiana, la cucina della Nuova Zelanda è una diversa cucina britannica, con influenze del Mediterraneo e del Pacifico mentre il paese diventa più cosmopolita.

Le influenze storiche provengono dalla cucina britannica e dalla cultura Maori.

Quando gli indigeni Maori arrivarono in Nuova Zelanda dalla Polinesia tropicale, portarono un certo numero di piante alimentari, tra cui kūmara (patata dolce), taro, uwhi, hue e tī-pore. La maggior parte di queste piante cresceva bene solo nel nord dell’isola del Nord; il kūmara poteva essere coltivato fino a sud dell’Isola del Sud settentrionale e diventare un alimento base che poteva essere conservato durante l’inverno

Oggi la cucina Maori è un mix di tradizione Maori, cucina inglese vecchio stile e piatti contemporanei.
Persone di diversa estrazione si sono stabilite in Nuova Zelanda e molti hanno cercato di riprodurre le loro cucine native o piatti nazionali in Nuova Zelanda. Simile ai primi coloni Pākehā, questo spesso si rivelò difficile.
I gruppi etnici più grandi, come i cinesi, erano in grado di importare alcuni ingredienti, ma spesso i piatti dovevano essere modificati per utilizzare ingredienti locali.

Alcune vestigia di piatti tradizionali della Kiwiana rimangono popolari in tutto il paese, come pesce e patatine, torte di carne, quadrati di crema pasticcera, pavlova e altri.

Un importante sviluppo recente nella scena alimentare è l’emergere di un’autentica cultura del caffè e la scomparsa dell’istituzione tradizionale delle sale da tè in generale. Prima degli anni ’90, le sale da tè proliferavano in tutto il paese offrendo tè alla crema, con panini con focaccine, panna e cetrioli, muffin e quadrati di crema pasticcera, con caffè filtrato o tè come bevande.
I neozelandesi hanno copiato l’abitudine australiana di adottare la pratica mediterranea di bere caffè derivati ​​dall’espresso. Nel tempo, i caffè sono diventati molto popolari e molti proprietari di sale da tè hanno convertito le loro attività in caffè.
Il tè alla panna è passato di moda nella scena culinaria contemporanea della Nuova Zelanda e le focaccine sono cotte in casa piuttosto che servite nei ristoranti.

Lungo la costa abbiamo la più ampia varietà di piatti tra i quali scegliere, un po’ meno possibilità si trovano nell’entroterra, soprattutto per l’assenza di pesci e crostacei.
La popolazione della Nuova Zelanda e’ amante della carne d’agnello e sono famosi per i loro prodotti caseari.
Tra gli spuntini spopolano i nachos, le patate cotte con la buccia e gli hamburger serviti con uovo fritto, barbabietole e insalata.

Il piatto tipico nazionale è l’hangi, un misto di carne, pesce e verdure cotte al forno.
Tra i dolci emergono l’afghan (biscotto di cioccolato fatto in casa) e l’hokey pokey (gustoso gelato con pezzetti di zucchero caramellato).
Tra le bevande oltre alla birra si trovano diverse varietà di vino. Tra le tipologie più particolari, merita di essere ricordato quello prodotto con il frutto del kiwi.
Tra i diversi piatti tipici possiamo ricordare:

Pavlova, il Colonial goos, il Cheese roll, il Lolly cake, il Kānga pirau, il Rēwena bread, il Toroi, l’Hokey pokey ice cream, gli Afghan biscuits, le Whitebait fritters ed il Marmite .

La Nuova Zelanda è considerata il paese in cui è nato il caffè flat white, oggi molto popolare in tutto il mondo. La bevanda prevede una microschiuma di latte aggiunta al caffè, con il risultato di un cappuccino con meno schiuma e si dice che proprio da un “cappuccino venuto male” realizzato da un barista neozelandese sia nato questo tipo di caffè.

Good Appetite

Un po’ qua … und ein bisschen dort

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